Sala da the
Seduta in una morbida poltroncina,
che mi accoglie in velluto del color di pesca,
sorseggio il mio the nero, bollente,
mentre volute di vapore si liberano verso la musica di sottofondo.
Dalla finestra d’angolo
guardo il tramonto dorato che si riflette nel lago.
Sfavillano le onde trascinate dalla scia di un battello lontano,
come riflessi di lucciole di cielo.
Bevo the ma mi avvolgono caldi effluvi di cioccolata.
Spirali cariche di aromi si sprigionano da due tazze posate sul tavolino vicino
e insieme arrivano parole d’amore, voci di promesse, soffi di baci.
Aliti di dolci languori,
carezze all’aroma di vaniglia,
sussurri attutiti da batuffoli di panna montata.
La tazza nasconde i miei occhi curiosi
così posso spiare senza farlo parere
e assaporare,
golosa,
tutta quella dolcezza.
E quando indugio prima dell’ultimo freddo goccio di the,
Improvviso,
mi inonda l’intenso sapore
di una struggente nostalgia.